Bambola dei pastori
Calanca/Masciadon, senza data
Il nostro oggetto è stato spesso definito l’unica bambola dei pastori (in tedesco Sennentunschi) realmente esistente. La figura enigmatica è giunta nella collezione grazie all’etnologo Peter Egloff, che si è imbattuto nella bambola durante un’escursione in Val Calanca.
La storia di questa bambola è sconosciuta. Proprio per questo lascia spazio all’immaginazione e alla fantasia. Il suo aspetto singolare fa pensare alle leggende legate a «Sennentuntschi», ampiamente diffuse nello spazio alpino, secondo cui alpigiani solitari avrebbero plasmato una bambola dalle sembianze femminili per poi abusare di lei sessualmente. La bambola prende vita e si vendica brutalmente, uccidendo il pastore e stendendo la sua pelle sul tetto della capanna.