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Gli affari con i mercenari

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Gli affari con i mercenari

Uniforme di Ambrosius von Sprecher (1783‒1833), intorno al 1810
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Uniforme di Ambrosius von Sprecher (1783‒1833), intorno al 1810

Il servizio mercenario per un sovrano straniero fu per secoli una necessità economica per moltissimi uomini grigionesi. A metà del XVIII secolo nelle Tre Leghe vivevano circa 70'000 persone. Di queste, si stima che 10'000 giovani uomini, ossia uno su sette, prestassero servizio come mercenari in eserciti stranieri.

I soldati semplici erano costretti a prestare il loro servizio pluriennale vivendo spesso in difficili condizioni. Le Tre Leghe e le famiglie patrizie locali invece traevano notevoli benefici dagli affari con le potenze europee. Ricevevano elevate somme di denaro, le cosiddette "pensioni", perché permettessero o si occupassero in prima persona del reclutamento di soldati sul loro territorio. I figli dell'alta borghesia grigionese potevano fare carriera militare al servizio di eserciti stranieri. In veste di ufficiali erano pagati bene. Tra questi vi fu anche Ambrosius von Sprecher, la cui uniforme è esposta qui. Egli arrivò a ricoprire il rango di maggiore all'interno dell'esercito francese.

Nel 1859 il mercenarismo, attività molto controversa, fu vietato dallo Stato federale svizzero. La Guardia svizzera pontificia rimase un'eccezione. Nella stessa vetrina è esposta l'uniforme di gala del comandante della Guardia svizzera Luigi Hirschbühl.

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