13 Informazione supplementare La zecca di Coira Veduta della «Münzmühle» [la zecca], intorno al 1780. Nel 1592, la diocesi di Coira istituì una zecca nel quartiere Sand, ai margini della città vecchia. La ruota idraulica delle macchine da conio era azionata dal canale che si trovava sul posto. Nel 1637 la zecca episcopale si fuse con quella della città. L’attività di conio è provata fino al 1766.Illustrazione: Museo retico + Tra il 2014 e il 2015, il Servizio archeologico dei Grigioni ha analizzato l’area della zecca «Münzmühle».Foto: Servizio archeologico dei Grigioni + Stampo della zecca di Coira. Il metallo per la produzione di monete veniva fuso in forni. In seguito, le piastrine di metallo da conio venivano fuse singolarmente o in una barra più lunga, detta lingotto.Foto: Servizio archeologico dei Grigioni + Residuo di uno stampo e piastrina di metallo da conio della zecca di Coira. I ritrovamenti dimostrano che la coniazione avveniva meccanicamente. A seconda del personale occupato, nel XVIII secolo si coniavano dalle 6000 alle 14.000 piccole monete.Foto: Servizio archeologico dei Grigioni + Matrici con l’incisione di immagini di monete. Nella coniazione a rullo, una barra di metallo veniva inserita tra due di queste matrici rotanti. Le monete venivano quindi punzonate. Con le presenti matrici, nel 1765 furono prodotti Bluzger (piccole unità monetaria delle Tre Leghe) del vescovo Johann Anton von Federspiel (1755–1777) e della città di Coira.Foto: Museo retico + «Bluzger» della città di Coira, 1766. Il «Bluzger» era una moneta delle Tre Leghe utilizzata per il commercio al dettaglio. Tra il XVI e il XVIII secolo ne furono prodotti in grandi quantità.Foto: Museo retico + Conio per monetine della città di Coira. Per la cosiddetta coniazione con pressa a tasche si utilizzavano due rulli nei quali venivano inseriti i conii.Foto: Museo retico + Monetina della città di Coira, 1733. Nel XVIII secolo, nel giro di 50 anni la zecca «Münzmühle» coniò circa dieci milioni di monetine.Foto: Museo retico +