Contadini e montagne
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L’oggetto esposto, uno sgabello da mungitura, era in passato uno strumento indispensabile della vita contadina. Composto da una gamba d'appoggio e da una superficie per sedersi, veniva utilizzato come sgabello portatile durante la mungitura. Ha un elevato valore simbolico per quella che è stata la principale fonte di reddito e sostentamento da quando l’uomo si è insediato nei Grigioni: l'agricoltura.
Fonti antiche dimostrano che la coltivazione di grano, uva, frutta, castagne o canapa avveniva già in epoche remote. Però, per ragioni topografiche e climatiche, nella maggior parte delle regioni è l'allevamento di bestiame ad aver svolto il ruolo più importante. Inizialmente veniva allevato soprattutto bestiame minuto, come pecore, capre o maiali. A partire dal basso Medioevo si allevarono sempre più bovini. Si diffuse un sistema di economia alpestre a tre livelli: in primavera si portavano gli animali su pascoli situati a quote elevate, i cosiddetti maggesi, mentre in estate gli animali venivano portati sugli alpi. In inverno gli animali rimanevano nelle stalle e venivano nutriti con fieno. La gente sfruttava la stagione fredda per la lavorazione di tessili o del legno e per gestire i boschi.
I beni prodotti venivano utilizzati soprattutto per l'uso proprio. La vendita di prodotti e di bestiame, esportati prevalentemente in Lombardia, permetteva di realizzare entrate aggiuntive. Solo nel XX secolo vi fu un profondo cambiamento nel settore agricolo dovuto alla meccanizzazione, al raggruppamento di terreni e all'elettrificazione.
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